Pannelli solari Termici sottovuoto: come funzionano

Avere l’acqua calda a casa propria grazie al Sole: ecco la nuova caldaia green economy, per salvaguardare la natura e risparmiare sulla bolletta!Come? Grazie ai pannelli solari termici.

Cerchiamo, allora, di comprendere meglio cosa sono, analizzando le varie tipologie esistenti ed i vantaggi che apportano a chi decide di posizionarli sul tetto della propria abitazione.

Cosa sono i pannelli solari e come funzionano

I pannelli solari termici riescono a riscaldare l’acqua sanitaria per l’uso quotidiano senza l’uso del gas o dell’elettricità.

Il principio su cui si basano è semplicissimo: grazie al calore del Sole, i pannelli portano la temperatura dell’acqua anche fino a 70° – 80° in estate.

Possono, quindi, tranquillamente consentire il soggiorno in un ambiente ben riscaldato, il lavaggio dei piatti ad una temperatura gradevole ed una bella doccia o bagno caldo.

In generale, il corretto funzionamento dei pannelli solari termici è garantito da un radiatore capace di assorbire il calore dei raggi solari, trasferendolo, quindi, al serbatoio di acqua.

Una volta giunta al serbatoio, l’acqua calda arriva al rubinetto di casa tramite circolazione naturale o forzata (che si verifica allorquando il pannello solare è dotato d una pompa idraulica alimentata elettricamente).

Tipologie di pannelli termici solari. Pannelli piani e pannelli sottovuoto

I pannelli solari termici si dividono essenzialmente in due tipologie, ovvero piani e a tubi sottovuoto.

I pannelli solari piani, che hanno l’indubbio vantaggio di essere poco costosi, sono, in realtà adatti ad un uso stagionale, ovvero quando la temperatura esterna è alta.

Infatti, quanto più la temperatura fuori casa si abbassa, tanto più il loro rendimento diminuisce.

Indicativamente, consentono di ottenere un buon risultato per un periodo che va, all’incirca, da aprile a ottobre.

Strutturalmente parlando, il cuore del pannello piano è formato da una lamiera verniciata di nero, con tubi di rame integrati, la cui funzione è quella di assorbire la radiazione solare. La lamiera cede il calore assorbito al fluido termo- vettore (che puo’ essere semplice acqua o una miscela di acqua e soluzione antigelo) che scorre nei tubi di rame.

I pannelli posseggono una copertura in vetro mentre il fondo e i lati sono dotati di materiale isolante, per impedire dispersioni termiche. Tutti i componenti vengono tenuti tra loro da un telaio in lega leggera.

La lamiera assorbicalore può essere trattata con dei prodotti selettivi, che riducono del 15 % le dispersioni di calore rispetto a quelli non trattati (in cui l’assorbitore è semplicemente verniciato di nero).

A diffenza dei piani, i pannelli termici sottovuoto sono molto diffusi nei Paesi nordeuropei ma ancora poco conosciuti in Italia.

Possono raggiungere temperature anche superiori ai 100° mantenendo ottime prestazioni anche in condizioni di scarsa solarità e con temperature anche minori dello zero.

Questo perché i pannelli sottovuoto sono strutturalmente molto diversi da quelli piani, essendo costituiti da tubi sottovuoto realizzati in doppio vetro (alla stregua dei più comuni thermos). Solitamente sotto i tubi sottovuoto sono posizionati anche degli specchi riflettenti, in grado di sfruttare al massimo la radiazione solare.

Da un punto di vista funzionale, i pannelli sottovuoto possono contenere un tubo a U, in cui circola direttamente il liquido assorbente calore, o possono sfruttare la cosiddetta ″heat pipe″, ovvero un tubo di rame chiuso alle estremità dove circola un liquido che evapora riscaldandosi e si condensa nella parte alta del tubo, cedendo il calore all’acqua.

Il rendimento dei pannelli sottovuoto è, al contrario dei pannelli piani, assicurato in ogni stagione, in quanto il doppio vetro trattiene una temperatura interna molto alta anche quando, fuori, le temperature sono molto basse.

I sottovuoto sono in grado di fornire l’acqua calda sia ad uso riscaldamento che per utilizzo con i sanitari.

Il loro potenziale viene sfruttato soprattutto nelle zone di montagna e ad ogni modo negli edifici dotati di impianti solari collegati al sistema di riscaldamento.

Rispetti ai pannelli piani, inoltre, occupano molto meno spazio.

Ovviamente, per tutti i loro indiscutibili vantaggi, i pannelli sottovuoto hanno un prezzo di mercato maggiore rispetto ai pannelli termici piani.


Quanto si può risparmiare installando sul tetto della propria casa un pannello solare ed, in particolare, un pannello termico sottovuoto

In Italia godiamo di un’insolazione media di 1500 kWh/m2 ogni anno.

Una quantità pari, ad esempio, a 160.000 metri quadri di pannelli termici solari installati in una qualsiasi regione sarebbero in grado di far risparmiare circa 8 milioni di metri 3 di metano o 80 Gwh di energia elettrica .

Maggiore risparmio vi sarebbe, poi, se venissero installati sui tetti delle case pannelli termici sottovuoto, che, sfruttando appieno l’energia gratuita del sole anche in inverno, aumenterebbero ancora di più il risparmio annuale.

In conclusione, i pannelli termici solari garantiscono:

– il benessere del pianeta, evitando emissioni di CO2, ossidi di zolfo e di azoto, producendo calore da una fonte eco-compatibile (ossia il sole) e contribuendo, seppure indirettamente, alla diminuzione dei disastri ambientali;

– il benessere del portafogli, permettendo un notevole risparmio economico sulle bollette.

Non conviene, allora, riflettere un po’?

Pannelli solari Termici sottovuoto: come funzionanoultima modifica: 2020-02-09T06:12:09+01:00da professioneseo
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