sensori da esterno: Guida all’acquisto – Cosa sono e Dove Comprare

Una delle migliori soluzioni per proteggere la tua abitazione da eventuali intrusi, e per dormire sonni tranquilli e sicuri, è quella di dotare le porte e le finestre della tua casa di sensori da esterno.

Queste particolari tipologie di sensori antifurto stanno riscuotendo sempre maggiore successo negli ultimi anni, perché sono pratici ed affidabili e vengono generalmente utilizzati, insieme alle videocamere, per proteggere dai malintenzionati negozi, magazzini e altri esercizi commerciali.

Vista la loro efficacia, tuttavia, sempre più privati decidono di installare sensori antifurto e in particolare sensori di movimento per esterno.

Se stai pensando anche tu di dotarti di un sistema di allarme per proteggere la tua proprietà e i tuoi cari, ti spieghiamo come scegliere il sensore che fa al caso tuo, con particolare riferimento a quelli che riescono a rilevare i movimenti sospetti che si verificano entro una certa distanza dalla tua abitazione.

Cosa sono i sensori da esterno

I sensori da esterno appartengono alla categoria dei rilevatori di movimento, si possono trovare praticamente ovunque e possono essere impiegati con diverse finalità.

L’idea di base è quella di rilevare una presenza in movimento a una certa distanza dal sensore, che può essere minima o anche piuttosto ampia, e di causarne l’attivazione.

Sensori esterni sono ad esempio quelli che vengono collegati alle porte automatiche dei negozi e che ne causano l’apertura quando si avvicina qualcuno che deve entrare. 

Si tratta di un sistema molto comodo anche per tutte quelle persone che hanno problemi ad aprire la porta di casa, come ad esempio chi è affatto da cecità o ha delle protesi agli arti superiori.

Oltre a rendere la vita più facile ad alcune categorie di persone, inoltre, i sensori da esterno possono essere utilizzati anche per rendere la vita di tutti molto più sicura, qualora vengano collegati a un sistema d’allarme.

Se i sensori interni, infatti, fanno scattare l’allarme quando il ladro o il malintenzionato si è già introdotto in casa, quelli da esterno sono di gran lunga più efficaci dal momento che aiutano a scongiurare proprio l’eventualità che qualcuno compia un’effrazione. 

In genere i sensori da esterno possono essere collegati a delle luci che si attivano automaticamente quando viene rilevato un movimento sospetto, e a sistemi di allarme ideati per allertare il padrone di casa o direttamente il sistema di sicurezza di chi ha impiantato l’antifurto.

Una precisazione è necessaria: esistono sensori esterni così sensibili da attivarsi anche per la presenza di piccoli animali. Per evitare, allora, che il sistema d’allarme suoni ogni volta che un uccellino svolazza nel raggio d’azione del sensore bisogna sceglierne uno non troppo sensibile o in grado di discriminare la presenza di piccoli animali. 

Tipologie di sensori antifurto

I sensori antifurto si distinguono principalmente in due categorie: quelli da interno e quelli da esterno. In questa sede ci occuperemo unicamente di sensori antifurto in grado di rilevare e segnalare la presenza di intrusi prima che essi si introducano nell’abitazione.

I sensori antifurto più diffusi e più efficaci sono sicuramente i sensori di movimento per esterno, che si suddividono in differenti tipologie che presentano ciascuna una sua peculiarità. Tra i principali sensori di rilevamento esterno distinguiamo quelli a infrarossi, quelli a microonde e quelli a doppia tecnologia che riescono a combinare quindi entrambe le tecnologie. Ma quali sono esattamente le differenze, e come funzionano di preciso questi sensori di movimento? 

I sensori di movimento per esterno 

I sensori di movimento per esterno a infrarossi si dividono in sistemi a infrarossi attivi e passivi. Le barriere a infrarossi attive creano appunto una barriera attraverso due elementi che si inviano tra loro particelle a infrarossi. L’allarme scatta nel momento in cui la comunicazione tra questi due elementi viene interrotta.

Proprio per questa ragione generalmente questi sensori vengono programmati in modo da far scattare l’allarme solo quando la comunicazione viene interrotta in più punti o per più tempo. 

Questi sensori di movimento esterno presentano numerosi vantaggi tra cui quello di essere difficilmente sabotabili, e di poter essere installati piuttosto facilmente.

I sensori di movimento esterno a infrarossi passivi, invece, sono dotati di un’unica e speciale lente che riesce a rilevare la presenza di un intruso quando si verifica una variazione di temperatura all’interno dell’area monitorata.

Come nel caso degli infrarossi attivi, per evitare che l’allarme scatti continuamente per la presenza di animali o per altre lievi variazioni anche questi sensori devono essere programmati per attivarsi in seguito a una doppia interruzione del raggio.

Per questa ragione l’allarme scatta quando la variazione di temperatura si verifica in due direzioni: orizzontale e verticale. I sensori esterni a infrarossi passivi sono molto efficaci e hanno il vantaggio di poter essere installati a prezzi davvero contenuti.

I sistemi a microonde servono invece a creare una barriera in grado di monitorare un’area piuttosto ampia, come ad esempio giardini, orti e cortili. Questi particolari sensori sono dotati di due elementi, un ricevitore e un trasmettitore, messi in comunicazione tra loro, e in grado di rilevare la presenza di intrusi in maniera estremamente affidabile, riducendo al minimo il rischio di falsi allarmi.

Il funzionamento della barriera a microonde è piuttosto semplice. Il ricevitore e il trasmettitore comunicano tra loro inviandosi onde elettromagnetiche, quando si verifica una variazione nella ricezione di queste onde l’allarme si attiva. 

I sensori a microonde presentano il vantaggio di poter essere usati per tenere sotto controllo aree molto estese, possono essere manomessi molto difficilmente e per questa ragione sono estremamente sicuri. Tuttavia alcuni agenti atmosferici come ad esempio la pioggia forte o il vento possono generare una variazione all’interno della trasmissione delle onde elettromagnetiche e comprometterne il funzionamento. 

Infine, l’ultima categoria di sensori da esterno di cui si vuole parlare, è quella che combina entrambe le tecnologie degli infrarossi e delle microonde. Si tratta di una nuova tecnologia di sensori da esterno che vuole sopperire ai limiti di quelle precedenti, garantendo una sicurezza ancora maggiore e limitando al minimo i falsi allarmi. 

Si tratta di un’evoluzione davvero interessante nell’ambito dei rilevatori di movimento e, tra gli altri, ha anche il vantaggio di essere dotata di particolari protezioni aggiuntive che servono ad evitare l’antiaccecamento e l’antimascheramento del dispositivo.

Le tipologie di sensori da esterno descritte sono solo quelle principali diffuse in commercio, e rappresentano le soluzioni più efficaci e affidabili. Tuttavia esistono ancora molte altre forme di sensori che puoi scegliere per proteggere la tua casa. Allora cosa stai aspettando? Corri a fare un preventivo: la sicurezza della tua famiglia non può essere un optional, mai.

sensori da esterno: Guida all’acquisto – Cosa sono e Dove Comprareultima modifica: 2020-02-21T16:46:47+01:00da professioneseo
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